Otranto storia e tradizione
Otranto, storia e tradizioni
Otranto, un antica citta' messapica del Salento, citata da tanti scrittori latini, con partìcolare riferimento al mare e all'entroterra. Durante gli anni il nome di Otranto e' stato molto discusso, circa la sua provenienza. I cenni storici ed i vari riferimenti dimostrano che Otranto era molto rilevante grazie alla sua posizione geografica, di scalo obbligato, per la Gregia e l'Oriente. I suoi abitanti si diferesero dalle invasioni barbariche e dai Goti, ma poi dovettere arrendersi ai Longobardi. Sul finire del VI secolo sotto assedio dei Bizantini, la citta' di Otranto fu dotata di nuove e piu' salde fortificazioni, tanto che nella seconda dominazione bizantina, Otranto raggiunse il suo massimo splendore, ma il prestigio duro' poco, affermandosi il rito greco. I bizantini tra le tante cose, apportarono tanti miglioramenti al paese e lo arricchirono con la loro arte. Il suo porto gia' fiorente ai tempi di Roma, fece diventare Otranto nel Medioevo, uno dei piu' importanti centri del dominio bizantino,chiamandosi da allora "Terra d'Otranto". Poco dopo la citta' venne invasa dai normanni, che migliorarono la realta' esistente senza stravolgerla, ridefinendo le strutture di difesa che erano il castello e le mura.Negli anni a seguire, fu consacatrata la Cattedrale e li si svolgela la vita del paese , e sempre in quegli anni, erano vari gli sbarchi di cavalieri cristiani che combattevano nelle Crociate. Le dominazioni successive furono quelle degli Angioini e degli Aragonesi, ma gli abitanti di Otranto dovettero arrendendersi poi anche ai Turchi, che una volta impossesso del paese, praticarono ogni specie di crudelta', come oggi ancora ricordati "I beati martiri d'Otranto" gli 800 uomini coraggiosi, che rifiutando di convertirsi all'Islam, furono decapitati sul Colle della Minerva. Dopo un anno i saraceni furono cacciati vai dagli aragonesi, e ricostruirono tutto quello che era stato distrutto tra cui l'Abbazia di Casole e la Cattedrale.Nel 500 la citta' si riprese, e in quegli anni fu contesa dai Veneziani, di nuovo dagli Ottomani e poi di nuovo dagli Angioni, ma questa volta' fortunamente la citta' resistette, fino a quado a partire dalla seconda meta' del 600, Otranto, sotto la minaccia dei Turchi ebbe un arresto del commercio, furono annullate tutte le manifestazioni culturali e molti abitanti decisero di abbondare il paese, ormai sempre sotto assedio dalle continue incursioni via mare. I terreni delle zone circostanti furono abbondonati trasformandosi in zone paludose, pertanto le malattie come la malaria cominciavano a minacciare la citta', tanto che nel 1800 la campagna che circondava i Laghi Alimini era squallida e abbondanata, come abbandonate erano state anche le masserie.Finalmente nella seconda meta' dell'800 vennero effettuate importanti opere di bonifica e i terreni coltivati presero il posto della paludi, facendo riaffiorare l'agricoltura e facendo sparire del tutto la malaria. Ad oggi splendida meta, molto ambita dai turisti, per il prezioso centro storico tra le vie caratteristiche e le botteghe di artigiano locale di cartapesta e ferro battuto , la Cattedrale di Otranto, la Chiesa di San Pietro, il Castello Aragonese, la cava di Bauxite che mescolata naturalemente i colori dell'acqua con i colori della terra rossa, la Baia dei Turchi , la spiaggia degli Alimini, il Faro di Punta Palascia, la zona dei Laghi Alimini e la spiaggia di Porto Badisco. Da non perdere assolutamente la tanto sentita e attesa Festa dei Martiri, che si svolge nei giorni 13,14 e 15 agosto, quando la citta' ricorda gli 800 martiri.